Insight, raccomandazioni e privacy al cuore delle soluzioni annunciate dal colosso di Mountain View
Alla luce dei cambiamenti delle abitudini dei consumatori, dettati da un momento storico sui generis ma di grande impatto, Google ha deciso di aiutare le aziende ad affrontare l’incertezza e la dinamicità dei comportamenti degli utenti, sviluppando nuovi strumenti utili a comprendere e rispondere al meglio alle mutevoli esigenze.
A svelarlo è un blog post ufficiale scritto da Matt Brittin, President Google Europe, Middle East and Africa.
Secondo quanto riportato dallo scritto, Google sta lanciando una nuova Insights Page all'interno di Google Ads. “Si tratta di una nuova destinazione in Google Ads, in cui i professionisti del marketing possono visualizzare informazioni contestuali e automatizzate per aiutarli ad adattare più rapidamente la propria attività in un mondo più dinamico”, spiega Brittin.
In secondo luogo, “abbiamo cercato modi per permettere alle aziende di muoversi più velocemente, agendo rapidamente grazie ai consigli derivanti dai nostri insight in tempo reale, basati sul machine learning”, dice ancora il manager.
Per raggiungere questo obiettivo, Google sta quindi portando l'automazione a una fase successiva offrendo ai marketer un'opzione per scegliere di applicare automaticamente determinate raccomandazioni relative a campagne e performance.
Ciò significa che ogni volta che gli algoritmi del colosso di Mountain View rilevano un'opportunità per migliorare una campagna, i brand possono implementare questi consigli istantaneamente, riuscendo a essere veloci e funzionali per i propri consumatori e risparmiando tempo.
Infine, dal momento che si sta assistendo a un calo della fiducia nei confronti della pubblicità online, Google ha deciso di lavorare, nell’ambito dell’iniziativa Privacy Sandbox, con l'ecosistema pubblicitario su nuove proposte aperte a tutto il settore con l’obiettivo di tutelare la privacy delle persone.
“Abbiamo anche confermato che una volta eliminati gradualmente i cookie di terze parti, non creeremo identificatori alternativi per monitorare le persone mentre navigano sul web, né li useremo nei nostri prodotti. Ora è il momento per i professionisti del marketing di concentrarsi sulla costruzione di solide relazioni first-party e sull'esperienza di cui hanno bisogno per costruire un rapporto di fiducia sostenibile”, scrive ancora Brittin.
A conclusione del post, il manager scrive poi: “Stiamo cercando la strada da seguire, e allo stesso tempo, le imprese dovranno essere più vicine ai propri clienti e rispondere alle loro esigenze più rapidamente che mai. Google è qui per contribuire a trasformare questa sfida in una nuova opportunità di crescita futura, fornendo le informazioni che le aziende desiderano, gli strumenti di cui hanno bisogno e la partnership che meritano per aiutarle a trovare la strada più efficace”.
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