ROMA - L'Antitrust è pronta a sospendere d'urgenza alcune parti dell' accordo fra Tim e Dazn per la nostra Serie A. Il garante della concorrenza e dei consumatori teme che l'intesa triennale Tim-Dazn, per come oggi è scritta, possa penalizzare gli sportivi abbonati in termini di qualità del servizio.
E possa anche discriminare operatori di tlc alternativi come Vodafone, Wind Tre o Fastweb. Gli altri operatori, per fare solo un esempio, venderanno gli abbonamenti a Internet da una posizione di forte svantaggio perché privi della forza di richiamo del calcio che è solo nelle mani di Tim.
L'assegnazione e il ricorso
La scorsa primavera Dazn, con Tim come partner, ha ottenuto per i prossimi tre anni l'esclusiva su sette delle dieci partite alla settimana oltre alla co-esclusiva sulle restanti tre. Un'assegnazione contro cui si era schierata Sky, storica titolare dei diritti tv, che lo scorso giugno aveva presentato un ricorso all'Antitrust, dove sono arrivate contestazioni anche ad opera di Vodafone, Wind Tre e Fastweb.
Le denunce
Nelle loro denunce all'Antitrust, gli altri operatori delle tlc segnalano che Tim - forte del richiamo del calcio - attirerà sempre più clienti. E in questo scenario, per ben tre anni, potrebbe rafforzare ulteriormente la sua forza nel mercato della banda larga e larghissima (abbonamenti al web). Settore dove detiene 7,52 milioni di linee attive e una quota del 42,2 percento.
Solo Tim, d'altra parte, potrà offrire:
1) un pacchetto con, insieme, il calcio e i servizi di tlc (telefonia più Internet);
2) l'acquisto di singole partite;
3) sconti ai clienti per vedere il calcio di Dazn addirittura gratis per brevi momenti.
In ragione dell'esclusiva con Tim, inoltre, oggi Dazn non può praticare lei - in prima persona - degli sconti ai clienti (la politica di sconti è riservata a Tim). Non può utilizzare tecnologie di distribuzione delle partite come il satellite (con potenziale danno per la qualità della visione). Non può stringere accordi con altre società (da Vodafone a Sky). E addirittura avrebbe interrotto anticipatamente intese contrattuali che aveva già in piedi con altri operatori.
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Dazn e Tim, peraltro, sono consapevoli che investimenti tecnologici importanti sono necessari perché i tifosi possano guardare in serenità le partite della Serie A via Internet. Ma Dazn - attraverso l'accordo - si è obbligata a lavorare solo con Tim. Per questo motivo, Tim farà investimenti nella rete Internet e acquisirà tecnologie d'avanguardia, mentre le altre aziende (Vodafone, Wind Tre, Fastweb) resteranno ferme nelle loro competenze.
In particolare Tim:
- perfezionerà la propria CDN (struttura indispensabile per garantire la diretta in streaming);
- si aggancerà efficacemente ai server di Dazn;
- metterà in campo una tecnologia paracadute. In sostanza, il decoder della Tim (il TIMVISION Box) trasmetterà automaticamente via digitale terrestre se il collegamento via Internet dovesse incepparsi.
Le disdette
L'Antitrust ragiona anche sul momento storico ed economico del Paese. Ricorda che siamo in una fase decisiva per lo sviluppo della rete Internet veloce e velocissima, e dello stesso 5G. Sottolinea, infine, che il calcio è il contenuto premium più forte disponibile sul mercato. Al punto che il 56 percento di clienti di un operatore si dice pronto alla disdetta dell'abbonamento se questo non è più in grado di offrire le partite della Serie A.
Alla fine delle sue valutazioni, l'Antitrust sospetta che l'accordo tra Tim e Dazn sia "sproporzionato". In altre parole, le due società potrebbero raggiungere un significativo vantaggio economico dall'operazione Seri A (come è giusto) senza alcune delle clausole che la loro intesa prevede.
Sempre l'Autorità - a poche settimane dall'inizio dei Campionati - intravede il rischio di un "danno grave e irreparabile per la concorrenza", e di un pregiudizio al naturale sviluppo della banda larga. E dunque si prepara ad agire d'urgenza - entro poche settimane - per sospendere quantomeno alcune parti dell'intesa Tim-Dazn. Questo, per evitare che "possano configurarsi condotte illecite e tali da alterare il normale esplicarsi del gioco concorrenziale".
L'Antitrust dunque è pronta a sospendere alcune clausole del patto Tim-Dazn, con questi effetti:
- Dazn sarebbe autorizzata a praticare sconti in modo diretto ai propri clienti, sottraendo l'esclusiva nelle politiche di scontistica in capo a Tim;
- Dazn potrebbe accordarsi per distribuire il calcio anche attraverso il digitale terrestre e il satellite;
- Dazn sarebbe obbligata ad accordarsi anche con altri operatori di tlc per migliorare le tecnologie di trasmissione via web;
- Tim sarebbe obbligata a mettere a disposizione le nuove tecnologie Internet ad operatori tlc come Vodafone, Wind Tre e Fastweb. In altre parole, questi operatori avrebbero il diritto di affittare le tecnologie innovative di Tim a condizioni eque e non discriminatorie.
La difesa
Così Tim in una nota di repluca all'Antitrust: "Siamo fiduciosi che a seguito del contraddittorio con l'Autorità verranno chiariti tutti gli aspetti oggetto del procedimento, certi che l'accordo con Dazn ha come obiettivo quello di sviluppare la concorrenza nel mercato della pay-tv, la visione dei contenuti in streaming e accelerare il processo di digitalizzazione del Paese a beneficio di tutti clienti e degli operatori di telecomunicazioni",
A proposito delle soluzioni tecniche, Tim rileva che "queste sono disponibili a tutti gli operatori purché questi sostengano gli investimenti necessari. A tal riguardo" un'altra Autorità, quella delle Comunicazioni, l'AgCom "ha recentemente rivolto un atto di indirizzo a Dazn e agli altri operatori affinché collaborino e investano per adottare tutte le soluzioni tecniche volte ad assicurare la trasmissione efficiente sulla rete Internet. Per quanto riguarda Tim sono già stati previsti tutti gli investimenti necessari".
Tim ricorda, inoltre, che le sue "offerte commerciali non prevedono alcun obbligo di sottoscrizione di servizi di connettività per accedere ai contenuti pay-tv, come riconosciuto da AgCom. I clienti degli altri operatori possono accedere liberamente alle offerte per i contenuti di Dazn, anche attraverso il set top box di TimVision. Va ricordato poi che Dazn si è aggiudicata i diritti per le partite del Campionato di calcio di Serie A nel triennio 2021-2024 a seguito della gara indetta dalla Lega Serie A".
Circa la preoccupazione su un'eventuale limitazione della libertà commerciale di Dazn nell'offerta di servizi televisivi a pagamento, Tim precisa inoltre che questo aspetto è stato "già chiarito dall'attrattività delle offerte già presenti sul mercato rispetto a quelle degli scorsi anni".
La pay-tv: asta non in discussione
Così infine la pay-tv: "Restiamo convinti che l'accordo con Tim sia in favore della concorrenza e dello sviluppo tecnologico del Paese, favorendo la fruizione di contenuti audivisivi in streaming. Questo procedimento ovviamente non riguarda la assegnazione dei diritti di Serie A Tim per il prossimo triennio".
"Dazn sarà quindi felice di offrire la visione di tutte e 10 le partite di Serie A Tim in streaming, a tutti gli appassionati di calcio, e questo a prescindere dall'operatore Internet prescelto dai consumatori. Gli utenti rimarranno liberi di decidere con quale operatore accedere al nostro servizio, mediante un'ampia gamma di device mobili e fissi".
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